martedì 13 maggio 2008


Narnia e il principe Caspian


Nonostante la produzione non abbia ancora rilasciato annunci ufficiali sembra sempre più probabile che la fortuna di Narnia sul grande schermo sia solo all'inizio. Già a fine novembreAndrew Adamson, regista de Il Leone, La Strega e L'Armadio aveva rilasciato un'intervista in merito alla continuazione della saga confermando che eventuali produzioni cinematografiche avrebbero seguito l'ordine di pubblicazione originale dei libri. La cosa ha risposto implicitamente alla curiosità di chi si è domandato se e quando verrà realizzato Il Nipote del mago, ultimo libro del ciclo pubblicato ma prequel dell'intera serie.

 

Da qualche giorno, infine, sembra che sia solo questione di tempo prima che la pre-produzione de Il Principe Caspian sia annunciata. Il condizionale è d'obbligo, ma sembrerebbe che i quattro ragazzi protagonisti del primo film abbiano già firmato per il secondo episodio e che Adamson stesso sia interessato a riprendere la regia.

Inoltre, secondo il sito di Variety lo script del nuovo film sarebbe già in lavorazione.

 

Al di là di voci di corridoio più o meno affidabili bisogna tenere a mente un fatto: durante il weekend di capodanno gli incassi de Il Leone, La Strega e L'Armadio hanno superato i 525 milioni di dollari, di cui 248 solo negli Stati Uniti, vincendo — anche se di poco — la sfida al botteghino con King Kong.

Il fim è diventato un fenomeno di dimensioni inaspettate e ha persino superato le più rosee aspettative dei produttori.

La continuazione del ciclo di C.S. Lewis è sempre stata probabile, ma sta diventando velocemente una certezza grazie all'enorme successo finanziario. Viste queste cifre è ragionevole pensare che gli appassionati delle opere di Lewis e del cinema fantastico possano stare tranquilli: è molto improbabile che la Walden Media e la Walt Disney Studios (che ha co-finanziato il film e lo distribuisce) si lascino sfuggire dalle mani una tale miniera d'oro.

Proteggiamo gli animali!!!
Vi pare giusto ke un orsetto polare, abituato a stare al freddo, nel ghiaccio e nella neve, debba stare rinkiuso in uno zoo dove il ghiaccio nn può esistere e dove l' estate si muore  dal caldo?
Provate a stare voi in mezzo al fango caldo e a mangiare pesce andato a male e scarti dei ristoranti, al posto di stare in un luogo fresco, tuffarsi nel mare e acchiappare dei bei pescioloni!!!

Non solo orsi polari.
Le condizioni nello zoo sono a dir poco atroci: le gabbie e i recinti sono lontani da qualunque standard, estremamente piccoli e non offrono alcun stimolo agli animali. L’ambiente in cui trascorrono le loro vite non ha nulla in comune con quello naturale e ciò crea nell’animale comportamenti ripetitivi e psicosi. 
Vedere orsi polari che in natura vivono in immensi spazi, confinati in prigioni di cemento è imperdonabile: la gabbia misura 2,5 metri di altezza per 2,5 metri di lunghezza, il pavimento è in cemento e come vista c’è il muro. La sua vita è triste e le parole non possono descrivere il suo dolore: cammina da un lato all’altro della gabbia, 2 passi, e poi sbatte la testa contro il recinto, mentre i suoi occhi sanguinanti guardano nel nulla.
Gli animali nello zoo di Belgrado trascorrono la loro vita in gabbia: anni di privazione, mancanza di stimoli, vivono tra muri di cemento camminando avanti e indietro nervosamente.
Il giaguaro mastica la sua coda, si auto mutila, i lupi impauriti camminano con la coda in mezzo alle gambe, la volpe dorme tutto il giorno (sul cemento, 10° in inverno e oltre 30° in estate), i coccodrilli in una piscina di 9 mq.